Si ritiene opportuno segnalare che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) con determina 17 marzo 2021, n. DG/318/2021, recante "Definizione delle modalità e delle condizioni di impiego dell'anticorpo monoclonale bamlanivimab-etesevimab", pubblicata, sulla Gazzetta Ufficiale n. 66 del 2021, ha inteso fornire indicazioni sulla somministrazione di anticorpi monoclonali.
Da alcuni giorni è già attiva nella Regione Umbria la possibilità di prescrivere l’associazione degli anticorpi monoclonali sopra indicata.
L’AIFA attraverso la determina in oggetto specifica che l'associazione di anticorpi monoclonali bamlanivimab-etesevimab è impiegata nel rispetto delle seguenti modalità:
- la selezione del paziente è affidata ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, ai medici delle USCA(R) e, in generale, ai medici che abbiano l'opportunità di entrare in contatto con pazienti affetti da COVID di recente insorgenza e con sintomi lievi-moderati e di indirizzarli rapidamente alla struttura presso la quale effettuare il trattamento e deve avvenire nel rispetto dei criteri fissati dalla CTS;
- la prescrivibilità del prodotto è limitata ai medici operanti nell'ambito delle strutture identificate a livello locale per la somministrazione;
- è raccomandato il trattamento nell'ambito di una struttura ospedaliera o comunque in setting che consentano una pronta ed appropriata gestione di eventuali reazioni avverse gravi;
- la prescrizione ed il trattamento devono garantire la somministrazione del prodotto il più precocemente possibile rispetto all'insorgenza dei sintomi, e comunque non oltre i dieci giorni dall'inizio degli stessi.
Il trattamento con bamlanivimab-etesevimab sarà effettuato dalle seguenti Strutture, identificate dalla Regione per la somministrazione:
- Azienda Ospedaliera di Perugia
- Azienda Ospedaliera di Terni
- Ospedale di Città di Castello
- Ospedale di Spoleto
L'uso dell’associazione di due anticorpi monoclonali amplia ulteriormente il ventaglio di possibilità terapeutiche da utilizzare contro il coronavirus con un'arma decisamente più efficace e con la riduzione del rischio di fallimento del trattamento in caso di infezione da parte di un virus con una variante resistente al solo bamlanivimab.
L'Umbria è tra le prime regioni in Italia ad utilizzare l'associazione di due anticorpi monoclonali.
Al fine di consentire un esame più approfondito della materia si rimanda al provvedimento indicato in oggetto disponibile ai seguenti LINK: